Giro d’Italia 2024, Alberto Dainese pieno di fiducia: “Finalmente ho un treno tutto per me, sono più pronto rispetto agli anni scorsi”
Alberto Dainese guarda con fiducia al Giro d’Italia 2024. Il velocista italiano va a caccia della sua terza vittoria di tappa alla Corsa Rosa, che prenderà il via sabato 4 maggio da Venaria Reale, dopo aver colto un successo sia nell’edizione 2022 che nel 2023. Quest’anno, a differenza delle ultime due apparizioni, nelle quali aveva dovuto dividersi le volate con altri compagni di squadra, avrà un treno a sua completa disposizione, dal momento che la Tudor Pro Cycling punterà con decisione su di lui come prima scelta nelle diverse volate che animeranno le prossime tre settimane. Una fiducia che vuole ripagare cercando di vincere una tappa, contro una concorrenza che si preannuncia durissima.
Il velocista veneto arriva a questo Giro d’Italia con il pieno di fiducia e con un Giro di Romandia affrontato nell’ottica di mettere chilometri nelle gambe in vista di questo importante appuntamento: “Il Romandia è stato un passo per preparare il Giro – le sue parole nella conferenza stampa indetta dal team elvetico – Stavo abbastanza bene durane la corsa, purtroppo l’ultimo giorno ho preso un buco e non sono riuscito a fare la volata, ma sono abbastanza fiducioso per il Giro”.
Alla Corsa Rosa si preannunciano diverse possibilità per le ruote veloci e questo ha favorito la presenza di molti degli sprinter più forti: “Ci saranno i migliori, il livello sarà molto alto ma sono fiducioso. È il primo Grande Giro a cui vado con un treno tutto mio, come sprinter principale e spero di riuscire a dare filo da torcere ai migliori“.
La sua stagione non era cominciata al meglio, con un infortunio in allenamento che ne aveva inizialmente condizionato i piani, ma che ora è decisamente alle spalle: “In realtà mi sento abbastanza pronto, con la squadra siamo stati intelligenti a non forzare recupero – ha spiegato – Poi ho fatto due settimane di altura prima del Romandia. La condizione è in crescita, mi sento molto più pronto rispetto agli anni scorsi. Posso sfruttare il fatto di essere più fresco degli altri con soli dieci giorni di corsa nelle gambe”.
Oltre alla buona condizione, è importante la fiducia che la sua squadra ripone in lui, avendogli messo a disposizione un treno di primo piano con Matteo Trentin e Marius Mayrhofer come ultimi uomini: “Sicuramente avere la squadra a supporto è fondamentale, sarà più facile avere la possibilità di sprintare. L’anno scorso (quando militava nel Team DSM, ndr) nelle prime due settimane ho tirato le volate a Marius. L’obiettivo è quello di vincere, visto che negli ultimi due Giri sono riuscito a vincere una tappa”.
Ovviamente per un velocista ogni sprint è un’occasione per poter vincere, ma per lui, quest’anno, sembra essercene uno a cui tiene più che ad altri: “Ho in testa la tappa di Padova, per me è speciale – ha confessato – Ma non devo pensarci adesso, manca ancora tantissimo. Ci saranno molte volate la prima settimana, qualsiasi va bene”.
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